Fonte “Il Corriere dell Sera” Studio Ambrosetti
L’attenzione verso la sostenibilità sociale delle aziende non è più una moda ma sta assumendo sempre più un significato concreto. Purtroppo, però, i 2/3 delle principali aziende quotate italiane non hanno, ad oggi, implementato criteri di remunerazione dei Ceo legati a principi di sostenibilità.
Studiando le società a maggiore capitalizzazione in Borsa Italiana, è stata svolta un’analisi su 3 aspetti che vengono identificati come dei capisaldi per la gestione dei temi di sostenibilità (non solo ad impatto ambientale).
S.A. Studio Santagostino studia e implementa sistemi di incentivazione per il management e sistemi di Welfare Aziendale.
Sostenibilità sociale: i 3 capisaldi
- le imprese remunerano l’amministratore delegato in base a parametri legati alla sostenibilità? L’utilizzo di metriche di sostenibilità nel modello dei compensi degli amministratori delegati (negli ultimi 5 anni) si è quasi triplicato. Due su tre delle maggiori imprese italiane però non ha ancora adottato questa pratica.
- esiste un riferimento organizzativo per la gestione del tema? Le imprese sembrano essersi dotate di presidi organizzativi per la gestione dei temi relativi alla sostenibilità. 4 società su 5, oltre a nominare un Chief Sustainability officer, hanno costituito un comitato ad hoc per la gestione dei temi relativi alla sostenibilità.
- il differenziale retributivo tra il compenso del Ceo e quello medio dei dipendenti è sotto controllo? Le imprese italiane dell’ftse Mib presentano un Ceo Ratio medio.
Da quest’analisi si deduce quindi che le grandi imprese quotate italiane sembrano dimostrare di credere davvero alla sostenibilità. Il fattore della sostenibilità rappresenta un fattore fondamentale per migliorare la gestione del business.
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