Smart Working dal 1 Agosto: o regolamenti aziendali e accordi individuali, o si rientra in azienda?
Decreto Rilancio 2020
L’art. 90 ha previsto il diritto fino al 31 luglio 2020 (data al momento indicata dalla Delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020 per la cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19) a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della Legge 22 maggio 2017, n. 81, e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.
Conferma cessazione Stato Emergenza
Nel caso venga confermata la cessazione dello stato di emergenza e in mancanza di una normativa integrativa, le aziende che vogliano proseguire nell’utilizzo del lavoro agile, vedrebbero venir meno tutte le eccezioni alla disciplina dettata per lo smart working dalla L. 81/2017, prima tra tutte la deroga all’accordo individuale obbligatorio per la scelta volontaria del lavoro agile da parte dei dipendenti.
#Fase2
Considerando che nella così detta #Fase2 le aziende, soprattutto nel settore dei servizi, hanno considerato il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, diventa prioritario per le stesse iniziare ad organizzarsi per rendere strutturata tale modalità (anche in ragione delle responsabilità penali da infortunio da lavoro …).
Occorre pensare ad uno Smart Working a 360°
Per prepararsi all’evoluzione normativa, occorre quindi pensare ad uno Smart Working a 360° e di questo si parlerà, analizzandone le opportunità, nel seminario on line “Smart Working: Conto alla Rovescia” organizzato dal team di #Fase2.
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